Fiducia

La fiducia, intesa come fiducia personale o interpersonale, è un costrutto sociale, un elemento della realtà sociale (Searle, J.R., The Construction of Social Reality), pertanto non esiste al di fuori della nostra visione dell’altro. Lo studioso Antonio Mutti ritiene che l’uomo tende a  riporre fiducia nell’altro aspettandosi qualcosa in cambio, un beneficio per il quale vale la pena affidarsi alle azioni compiute dell’altra persona.

Gli esseri umani hanno un’innata predisposizione a fidarsi degli altri e la tendenza a riporre la propria fiducia è considerata un tratto di personalità, complice dunque del benessere soggettivo. Coloro che tendono a riporre maggiore fiducia nelle azioni degli altri godono di maggior benessere, poichè essa implementa la qualità delle proprie relazioni interpersonali. Alcune ricerche, pubblicate sulla rivista “Nature”, hanno inoltre indicato come i livelli di fiducia possano essere modificati tramite l’applicazione di ossitocina.

Una volta persa, la fiducia è molto difficile da riottenere, soprattutto se interpretata come disonestà o malevolenza, piuttosto che un fallimento legato alle proprie competenze. Se da un lato la fiducia può portare a maggiore collaborazione fra gli individui, a realizzare progetti che singolarmente risultano impossibili da mettere in atto, la sua mancanza o perdita in qualsiasi momento può essere la causa di una paralisi dell’azione, dunque a una situazione di stallo e inattività.

Studi

Sono numerose le ricerche legate allo studio della fiducia, al suo significato e implicazione nella società. Fra i principali studiosi, Barbara Misztal sottolinea l’importanza di tre conseguenze positive che la fiducia ha nella vita delle persone:

  • rende prevedibile la vita sociale;
  • crea un senso di comunità;
  • rende più semplice il lavorare in gruppo.

Riki Robbins invece, in ambito di fiducia sessuale, parla di quattro fasi della fiducia e del mutare della stessa: può essere infatti infranta ma anche ripristinata.

Infine Ed Gerck, parlando di teoria dell’informazione, contrappone la fiducia alle funzioni sociali come il potere, la sorveglianza, la responsabilità amministrativa e finanziaria.