Herpes genitale
L’Herpes genitale è un’infezione dovuta all’Herpes simplex virus (HSV), di cui esistono due tipi, il tipo 1 (HSV-1) e tipo 2 (HSV-2). L’HSV è un virus molto comune, diffuso a livello globale e si stima che oltre 500 milioni di persone nel mondo abbiano un’infezione da HSV. L’HSV-2 causa principalmente l’Herpes genitale che rappresenta la più diffusa patologia ulcerativa a trasmissione sessuale nel mondo.
Una volta contratta l’infezione, il virus rimane latente all’interno dell’organismo per tutta la vita e in caso di indebolimento delle difese immunitarie può andare incontro a riattivazione.
La trasmissione dell’herpes genitale avviene soprattutto attraverso rapporti sessuali non protetti, ma esiste anche la possibilità di un contagio verticale, cioè dalla madre al bambino durante il parto.
Entro una settimana dal contagio, l’infezione può dare manifestazioni nel punto di ingresso del virus, che possono essere molto fastidiose. In altri casi può non provocare alcun disturbo. Un fattore rilevante nella propagazione di questa infezione è proprio la trasmissione inconsapevole. Infatti può accadere di essere portatori sani dell’herpes genitale e di non saperlo.
Sintomatologia
Nell’80% dei casi l’Herpes genitale non dà sintomi o non viene riconosciuto. Quando sintomatico, dopo un periodo di incubazione di circa 4-7 giorni, il primo episodio di malattia (infezione primaria) si manifesta con prurito, bruciore, dolore nell’area genitale, dolore quando si urina, comparsa di vescicole singole o raggruppate nella zona genitale e anale, febbre, malessere generale, dolori muscolari, ingrossamento dei linfonodi inguinali, infiammazione del retto.
Dopo 2-3 settimane dalla loro comparsa, le vescicole si trasformano in ulcere e scompaiono in pochi giorni, ma il virus rimane latente a livello dei gangli nervosi delle zone colpite e può recidivare ciclicamente in caso di indebolimento del sistema immunitario per stress psico-fisico.
Quando asintomatico, i pazienti non presentano segni clinici dell’infezione da Herpes genitale, ma possono eliminare il virus in maniera intermittente (“shedding asintomatico”) e trasmettere l’infezione. Lo shedding asintomatico è molto frequente nel primo anno di infezione e nei soggetti con frequenti recidive. Le recidive in genere sono meno gravi dell’infezione primaria, hanno una durata più breve e sono spesso associate a sintomi prodromici che si verificano ore o giorni prima dell’eruzione delle vescicole erpetiche.
Nei 2-3 anni dopo la prima infezione, le recidive possono manifestarsi diverse volte con le caratteristiche vescicole; la frequenza di ricomparsa di solito si riduce negli anni successivi ma possono presentarsi anche sporadicamente per molti anni.
Il trattamento attualmente disponibile non è in grado di curare l’infezione in modo definitivo. Tuttavia la terapia a base di farmaci antivirali è essenziale per ridurre le conseguenze della malattia.