Libertà di pensiero
Secondo Immanuel Kant Libertà di pensiero è la “capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro”. Kant riteneva che la libera circolazione delle idee fosse il fondamento della conoscenza e dell’emancipazione dell’uomo. A questa visione di società si contrappone un’idea di società in cui l’espressione e la coscienza dell’individuo siano sottoposte alla “amorevole tutela” del potere, sia esso manifestamente violento oppure celato e paternalistico.