Piacere
Con piacere si identifica il senso di piena soddisfazione interiore derivante dall’appagamento dei propri desideri. Nella sua accezione più comune, piacere diventa sinonimo di godimento, quindi anche di soddisfazione del desiderio fisico-sessuale, in questo caso può essere assimilato al raggiungimento dell’orgasmo.
Il piacere corrisponde a un’ampia gamma di stati mentali che l’uomo e in generale gli animali coscienti sperimentano come positivi o che vale la pena cercare.
Può essere associato a stati mentali più specifici come la felicità, l’intrattenimento, il divertimento, l’estasi e l’euforia.
Il concetto psicologico di piacere, ovvero il principio del piacere, lo descrive come un meccanismo di feedback positivo che motiva l’organismo a ricreare la situazione che ha appena trovato piacevole e ad evitare situazioni passate che hanno causato dolore.
L’esperienza del piacere è soggettiva e diversi individui possono provare diversi tipi e livelli di piacere nella stessa situazione. Molte esperienze piacevoli sono associate alla soddisfazione di spinte biologiche di base, come il mangiare, l’esercizio fisico, l’igiene, il sonno e il sesso. Anche l’apprezzamento di manufatti e attività culturali come l’arte, la musica, la danza e la letteratura possono giudicarsi piacevoli.
Il concetto di piacere è stato oggetto di indagine filosofica fin dall’antichità, attraversando il Medioevo, il pensiero cristiano, fino all’età contemporanea in cui sono state elaborate anche numerose teorie psicologiche.
David Linden, docente di Neuroscienze alla John Hopkins University e studioso dei fenomeni fisiologici e psichici legati al piacere, ha condotto un’analisi fisiologica sul piacere arrivando alla conclusione che quando si soddisfano bisogni di qualsiasi natura, anche potenzialmente nocivi, si generano processi di origine chimica dovuti all’apparato cerebrale che rilascia la dopamina, un neurotrasmettitore che procura la sensazione del piacere. In questi casi interviene il sistema di ricompensa, che corrisponde a un gruppo di strutture neurali responsabili della motivazione, dell’apprendimento associativo, e delle emozioni positive, in particolare quelle che coinvolgono il piacere come componente fondamentale, per esempio gioia, euforia ed estasi.