Eiaculazione Femminile: Cos’è e Come Funziona l’Eiaculazione Vaginale
Oggi ti parlo di due concetti che stanno alla base di gran parte di quello che impariamo su questo sito e cioè:
- Cos’è l’eiaculazione femminile
- Come avviene l’eiaculazione femminile
Questo significa che, senza farti un trattato degno dell’università di Medicina, oggi andrò un po’ più sul tecnico.
Ora però PRIMA che ti metti a pensare:
“Senti ma a me interessa solo sapere cosa fare e come farlo. Di roba complicata non ne voglio sentir parlare…”
E chiudi questa pagina… fermati perché nelle prossime righe ti spiego perché questo articolo è davvero importante.
Infatti non è il classico articolo della serie… “Fai così e colà e la fai venire” ma un articolo in cui andiamo ad analizzare l’argomento da un punto di vista più teorico perché, se conosci queste cose, ti possono comunque tornare utili per tutto quello che “succede dopo”.
Questo significa che in questo articolo andrai a scoprire molte cose che da un lato ti possono interessare per tua formazione personale…
MA soprattutto, andremo a vedere da un punto di vista scientifico cosa c’è dietro a tanti dei concetti che ti spiego su questo sito.
Quindi avrai la prova scientifica concreta che non stai leggendo fregnacce qui sul sito e che il tuo tempo è ben investito.
Cioè vedrai che, quando qui sul sito ti do delle indicazioni precise sul cosa fare e come farlo, dietro ci sono varie ragioni che convalidano quello che ti dico di fare nella pratica.
In più nell’articolo ti lascerò vari link che spiegano “cosa andare a fare nella pratica per…”. Quindi prenditi il tempo per leggere. Vedrai che non te ne pentirai.
E non ti preoccupare perché ti prometto che non ci sarà niente di difficile da capire e, in più, dopo avere letto questa pagina, avrai maggior consapevolezza di cosa e perché lo stai facendo.
Bene… Andiamo quindi a vedere…
- L’anatomia alla base dell’eiaculazione femminile
- Differenza fra orgasmo clitorideo e orgasmo vaginale
- Perché la natura non ci dà una mano nel farle avere un orgasmo vaginale
- Perché i preliminari sono importanti per farle avere un orgasmo
- Eiaculazione femminile (squirting): è un mito o esiste?
- La scienza dietro al fenomeno dello “squirting”
- Cosa succede in lei dopo aver avuto un orgasmo
- Eiaculazione femminile e psicologia
- Un po’ di buone notizie riguardo all’eiaculazione femminile.
Come vedi c’è davvero tanta carne al fuoco oggi ma, prima di entrare nel vivo dell’articolo ho un regalo per te.
Si tratta di un Report Gratuito dove ti svelo le basi per farla impazzire a letto.
>> Clicca qui e scarica subito il Report Gratuito
Bene… cominciamo…
Tutto quello che c’è da sapere sull’eiaculazione femminile
Tutta questa “roba” 🙂 che vedi qua sotto si chiama Vulva.
Ora, visto che questa è una foto più da manuale medico te ne vado a mettere una un po’ più adatta a questo sito e soprattutto ai nostri scopi che sono pratici, in modo da avere una visione migliore, anche se i nomi sono in inglese.
Eccoci qui. Come vedi ti ho trovato una foto dove la vagina in questione è bella aperta in modo da mostrarti meglio quanto voglio andarti a dire.
Tralascerei francamente il monte di venere. Ora magari, grazie alla figura 1 sai che esiste ma, per ora, non interessa ai nostri scopi.
Come sai la parte che devi tenere maggiormente a mente è il clitoride in quanto, tanto per farti un paragone, possiamo paragonarla alla testa del pene di un uomo. E’ piena di stimolazioni nervose ed uno dei suoi punti nevralgici di piacere… quindi tienilo bene a mente.
Come vedi più in basso abbiamo l’uretra. Ora la maggior parte degli uomini pensano che quella parte gli serva solo quando lei va in bagno a “cambiare l’acqua” e quindi non possa essere utile ai nostri scopi.
Bene… ti posso dire che in realtà questo punto è molto più interessante in quanto è da li che lei eiacula quando la fai squirtare e non dall’orifizio vaginale (ma ti parlerò in maniera approfondita del fenomeno dello squirting più avanti nell’articolo, quindi continua a seguirmi)
E poi naturalmente abbiamo l’orifizio vaginale che è, come sai, un’altra zona molto sensibile.
Bene. Dopo questa brevissima introduzione di massima andiamo a entrare un po’ più nel dettaglio partendo dal…
Clitoride
Si può tranquillamente dire che il clitoride è per la donna l’equivalente del pene maschile tanto che quando il feto è nella pancia della mamma questa zona è ancora indifferenziata e si evolverà dopo nel pene o nel clitoride (tanto per darti un’indicazione di massima e non fartela troppo tecnica partendo veramente da Adamo ed Eva).
Quello che però è più importante capire è che devi provare a immaginare tutti i nervi che hai nella testa del pene come “centralizzati” in una zona molto più piccola, cioè il clitoride, e questo è il motivo che lo rende una zona così sensibile per la donna.
Ora voglio mostrarti un’immagine di quello che troviamo dietro alla vulva tanto per farti capire meglio.
Come vedi in realtà quando parliamo di clitoride ci riferiamo in genere solo alla parte che si vede esternamente cioè la punta ma è importante che tieni bene presente questa immagine perché torna molto utile quando si tratta di capire come stimolarla esternamente “scaldandola” e massaggiandola.
A Proposito. Se ancora non lo hai scaricato ho preparato per te un Report Gratuito dove ti spiego esattamente come fare questa operazione di warm- up nella pratica.
Devi sapere che all’interno del clitoride ci sono all’incirca 86.000 (si ottantaseimila!) terminazioni nervose.
Questo solo per darti un’idea di massima di quanto questa zona sia sensibile e che quindi, quando ti dico che “volerglielo buttare subito dentro” è una strategia che non paga, c’è un perché.
Infatti proprio a causa di questa sensibilità è estremamente importante che andiamo a stimolare questa zona una volta che lei è eccitata per bene.
Non solo. Il fenomeno dell’eiaculazione femminile è diverso da quello maschile. Infatti nella donna la fase di warm-up è così importante e delicata perché bisogna dare il tempo al sangue di affluire in questa zona.
Punto-G e Deep Spot
Solitamente quando si legge un articolo sul punto-G o sul Deep Spot si finisce a chiedersi (non su questo sito chiaramente :-))…
“Ok sì fantastico… ma alla fine dove devo andare a mettere le mani?”
Cerchiamo di andare ad approfondire meglio questo concetto con una immagine in modo da aumentare la tua consapevolezza in quello che stai facendo.
Tieni presente che, come vedi in figura, quella posizione è approssimativa ma credo possa comunque tornarti utile perché ti mostra che il punto-G non è davvero così distante quanto potresti credere. Praticamente una nocca e mezzo/due nocche del tuo dito a seconda della misura del dito.
Più in profondità come puoi vedere guardando la figura troviamo il Deep Spot. Quello che voglio sottolinearti qui mostrandoti l’immagine è che il retro del Deep Spot si trova un po’ più in profondità rispetto alla sua parte frontale e quindi può risultare un po’ più difficile da raggiungere (ma non impossibile quando sai cosa stai facendo e dove “andare a mettere le mani”).
A proposito… nel Report Gratuito che ho preparato per te ti spiego esattamente come raggiungerlo nella pratica.
Ora… la posizione del Deep Spot ci permette, senza uscire troppo fuori topic, visto che questo è un articolo più sull’eiaculazione della donna che sulle tecniche per stimolarla, di darle degli intensi orgasmi con la stimolazione anale perché da lì è più semplice raggiungere il retro del Deep Spot.
Ora voglio farti focalizzare la tua attenzione sulla zona dell’osso pubico. Infatti alla maggior parte degli uomini questa zona potrebbe sembrare completamente inutile, ma se noti bene la figura in realtà risulta interessante. Infatti se ci applichi pressione mentre la sta masturbando puoi ora capire come rendi la stimolazione più intensa. E’ un po’ come andare a colpire il punto-G da entrambi i lati.
Ok ora che siamo andati un po’ più in profondità sull’argomento quello che voglio fare è parlarti della …
Differenza fra orgasmo clitorideo e orgasmo vaginale
Per imparare e capire come far eiaculare una donna è importante che capisci questa differenza.
Parliamo in questo caso di due orgasmi differenti ma che, nella pratica, sono complementari perché, quando fai sesso con lei, glieli vuoi fare sperimentare entrambi nello stesso rapporto sessuale.
Andiamoli però ad approfondire un po’ di più…
Orgasmo clitorideo
L’orgasmo clitorideo deriva dalla stimolazione del clitoride dall’esterno. Si tratta di un’area molto sensibile ed è anche l’area che porta più comunemente le donne ad avere un orgasmo. Alcuni studi mostrano che circa due terzi delle donne possono normalmente avere un orgasmo clitorideo.
Il clitoride è anche la zona dove normalmente si masturbano per avere un orgasmo e si tratta di un tipo di orgasmo come “localizzato”. Quando le donne me ne parlano me lo descrivono come un orgasmo che avviene per loro in quella specifica area, appunto come se fosse maggiormente localizzato.
Questa zona è molto sensibile dopo l’orgasmo e questo porta diverse donne ad avere una sorta di credenza limitante per cui non è possibile avere orgasmi clitoridei multipli proprio a causa di questa ipersensibilità.
Orgasmo vaginale
Questo tipo di orgasmo avviene tramite la stimolazione del punto-G o del Deep Spot (che può avvenire sia con la stimolazione manuale sia con la penetrazione della donna).
Molte donne dichiarano di non aver mai avuto un orgasmo di questo tipo quindi, rimanendo incollato a questo sito, si spera che tu sarai il primo a darglielo sfatando questo falso mito nella loro testa che sia impossibile averne uno.
L’orgasmo vaginale può portare all’eiaculazione e di solito avviene tramite la stimolazione del punto-G. Può anche accadere tramite la stimolazione del Deep Spot e, in realtà, anche dalla stimolazione del clitoride ma, la situazione in assoluto più comune, è arrivare all’eiaculazione tramite l’orgasmo vaginale.
Questo tipo di orgasmo viene descritto dalle donne come una sensazione che sentono più in tutto il corpo invece che localizzato come nel caso che, abbiamo visto, dell’orgasmo clitorideo.
Quello che è molto interessante notare è che questa zona non è estremamente sensibile dopo l’orgasmo e quindi qui possiamo farle avere orgasmi multipli.
Orgasmo vaginale: perché la natura non ci dà una mano
Devi sapere una cosa molto importante e cioè che secondo diverse ricerche di rilievo le donne sembrerebbero avere un orgasmo solo nel 25% dei casi durante un rapporto sessuale col loro partner o con uno dei loro partner.
Ora, come sai, questa percentuale è nettamente a sfavore della donna visto che noi, come uomini veniamo praticamente sempre e l’unico possibile ostacolo può essere quello di raggiungere l’erezione.
Ma perché accade tutto questo?
Per prima e più importante cosa voglio dirti di non preoccuparti. Infatti grazie a quello che scopri su questo sito puoi ribaltare questa statistica piuttosto deprimente a tuo favore.
Anzi… Di fatto per te questo è solo un vantaggio perché ti porta anni luce avanti rispetto agli altri uomini. Ma ora che ho finito di suonare la mia tromba 🙂 torniamo a parlare un po’ di scienza visto che lo scopo di questo articolo è principalmente quello di fornirti informazioni.
Diversi biologi evoluzionisti hanno cercato di capire cosa si trova dietro a questo fenomeno un po’ deprimente dal punto di vista femminile ma senza arrivare a conclusioni univoche o inequivocabili. In quello che quindi è semplicemente un marasma di ipotesi quella più convincente però mi sembra quella della dottoressa Elizabeth Lloyd che da un punto di vista che, oltre che essere condivisibile, appare anche abbastanza intuitivo e cioè….
Dal punto di vista evoluzionistico della specie non c’è alcun bisogno che la donna sperimenti l’orgasmo in quanto non è necessario alla procreazione come quello maschile.
Questo però nulla toglie al fatto che, come ti spiego più volte su questo sito, lei vuole essere soddisfatta a letto e questo significa che tu, che non sei un orso, un panda o un coniglio devi essere in grado di farla venire, anche sei il vostro scopo non è quello di riprodurvi.
Se vuoi sapere come farle raggiungere l’orgasmo nella pratica e sconfiggere la natura ho scritto un articolo in merito. Lo trovi qui.
Qui invece trovi un articolo per imparare a leccarla come si deve.
Perché… se lei è insoddisfatta, vai a incappare in tutti quegli spiacevoli “inconvenienti” come lei che non te la da, non te la da abbastanza, ti lascia o ti cornifica.
Perché i preliminari sono importanti per l’eiaculazione vaginale
Qui sul sito ti ho fatto una testa così su quanto i preliminari siano importanti per lei in quanto donna e tu oramai ne conosci l’importanza fondamentale ma ora, andiamo a vedere, un po’ più nel dettaglio cosa si trova nella teoria dietro alla pratica.
Se da un lato è vero che i preliminari per lei sono fondamentali da un punto divista psicologico per lasciarsi andare e lei li vede come parte integrante del sesso come ti ho spiegato in più articoli, succede anche qualcos’altro di interessante e in questo articolo vale la pena andarci a dare un’occhiata più nel dettaglio.
Infatti mentre tu sei ad occuparti dei preliminari quello che succede dentro di lei è che il sangue affluisce in misura maggiore rispetto al solito verso il suo clitoride e la sua vagina che, al tempo stesso, inizia a lubrificarsi per permettere la penetrazione.
Più lei diventa eccitata e più il suo battito cardiaco e il suo respiro aumentano. I capezzoli si inturgidiscono mentre sempre più sangue continua ad affluire “verso il basso”.
Se tu sei in grado di stimolarla correttamente, sia a livello emozionale che con quello che fai nella pratica, un numero crescente di nervi viene stimolato nella zona interessata finché lei, involontariamente, ha un orgasmo.
Ecco perché i preliminari sono così importanti e non qualcosa da vedere come una rottura di scatole da depennare dalla tua “to do list”. Se vuoi imparare a farli ad arte ho scritto un articolo al riguardo. Lo trovi qui.
Quindi il suo orgasmo, se ci vuoi togliere tutto il romanticismo del caso, non è altro che la contrazione della sua vagina, del suo utero e del suo ano contemporaneamente a intervalli di 0.8 secondi.
Il suo orgasmo può variare, e di molto di intensità. Per esempio, uno non molto intenso può avere fra le 3 e le 5 contrazioni ed uno estremamente intenso fra le 10 e le 15. Come sai il suo orgasmo può essere vaginale e clitorideo (ed eventualmente possiamo anche andarle a stimolare l’orgasmo entrando da dietro ma questo è un altro discorso). Ora a seconda che l’orgasmo sia clitorideo, vaginale o una combinazione a diversi livelli di entrambi lei sperimenterà un orgasmo più o meno coinvolgente.
Ora prendi quanto ti sto per dire come una teoria perché l’autore, per quanto autorevole, esprime pur sempre una sua considerazione e non un dato di fatto scientificamente provato. In ogni caso Beverly Whipple in (traduco il titolo per chi non conosce l’inglese) “Il punto-G e altre scoperte riguardo alla sessualità umana” sostiene che la differenza nell’intensità dell’orgasmo femminile potrebbe semplicemente dipendere dal fatto che alcune parti della vagina vengono stimolate più di altre. Questo, unito a contrazioni involontarie di altri muscoli in varie altre parti del corpo (come ad esempio le dita dei piedi che si contraggono in un momento di piacere o la schiena che si inarca), andrebbe a definire una maggiore o minore intensità dell’orgasmo.
Ora, nonostante ci sia sicuramente del vero in questa teoria, e senza volermi mettere a fare il romanticone, non posso trovarmi più contrario.
Perché se da un lato è vero che come la stimoli a livello pratico è fondamentale, questa teoria non tiene conto del fattore emozionale e psicologico e del ruolo che questo gioca per l’orgasmo femminile. Se ne vuoi avere la prova ti basta fare sesso con una donna usando le 7 leve emozionali di cui ti parlo in questo sito e poi rifarlo in un altro momento senza queste 7 leve…. facendo, per quanto più possibile “le stesse cose nella pratica”. Noterai tu stesso l’enorme differenza.
Quello che sto per dirti ora è qualcosa di un po’ diverso ma, tanto per farti capire quanto è importante il ruolo psicologico e delle emozioni durante il sesso, un studio olandese piuttosto recente, tenutosi presso l’Università di Groningen, ha mostrato che nel momento in cui la donna raggiunge l’orgasmo zone del cervello come quella che ha il compito di attivare le reazione di paura ad esempio vanno momentaneamente in stand-by. Questo discorso ovviamente non è valido se lei l’orgasmo lo simula (ma che te lo dico a fare 😉 ).
Ora voglio parlarti di un’altra ricerca estremamente importante. Infatti qui sul sito ti faccio una testa tanta sul fatto che tu devi essere in grado di dare più di un orgasmo alla tua/ le tue partners.
Vediamo il perché anche da un punto di vista scientifico quindi.
Dopo l’orgasmo sia gli uomini che le donne raggiungono una fantastica situazione di rilassatezza.
Ma cosa ti succede in quanto uomo se fai sesso senza raggiungere l’orgasmo? Non è inusuale che tu possa sentire un senso di dolore ai genitali da cui l’espressione secondo cui noi uomini…
“Devo svuotarmi i coglioni”.
Ora la cosa interessante è notare come il sessuologo Ian Kerner, in uno dei suoi manuali (anche qui te lo traduco) “Lei viene per prima. La guida per gli uomini per dare piacere alle donne”, ci spiega che le donne stesse, per non sentire una sensazione di fastidio come quella che proviamo noi uomini quando appunto, non riusciamo a svuotarci i coglioni, hanno bisogno di raggiungere più di un orgasmo come molte di loro affermano.
Quindi come spiega ancora Kerner, e in questo caso sono d’accordo (se non altro dal punto di vista tecnico), molte volte accade che la donna sta per raggiungere l’orgasmo ma non ce la fa perché non riceve abbastanza stimolazione clitoridea o, quando arriva ad un picco, l’uomo si preoccupa più di venire lui oppure cambia quello che stava facendo.
E infatti, guarda caso, qui sul sito ti faccio una testa tanta sul fatto di essere un amante generoso e sul fatto, altrettanto importante, di continuare a fare quello che stai facendo quando leggi nel suo linguaggio del corpo che le piace.
Comunque sia, quanto detto è uno dei motivi per cui Kerner suggerisce che la donna stia prevalentemente sopra così può controllare a suo piacimento l’angolazione da cui viene penetrata e perché così, sfregando contro l’addome dell’uomo, può assicurarsi di “ricevere” stimolazione continua del clitoride.
Ora, nonostante da un punto di vista “meccanico” il concetto dietro la teoria ci può stare, da un punto di vista pratico non potrei trovarmi più in disaccordo.
Oltre al fatto che concentrarsi principalmente su una posizione toglie varietà al sesso e, far stare lei sopra, non gioca certo a favore dell’uso dell’emozione della dominanza nel sesso (non ti sto dicendo di non farlo, solo di non farne una posizione preferenziale), mi sembra comunque una stronzata perché è un po’ come dire alla donna:
“Visto che l’uomo con cui vai probabilmente farà cagare orientati verso il male minore”
E sicuramente, visto che sei su questo sito, non è questo che vuoi ma, al contrario, vuoi imparare a darle piacere in un modo sempre più competente e variegato.
Un altro problema che sottolinea Kerner, e sul quale invece mi trova d’accordo, sta nel fatto che se una donna è troppo concentrata sul suo aspetto o sulla sua performance questo rovina la sua immersione nel momento andando a rovinare quella che è la sensazione di piacere.
Ora, come sai su questo sito ti faccio una testa tanta sul far sentire la donna bella e apprezzata nella sua estetica e su quello che ti piace di lei, in modo da darle la possibilità di rilassarsi perché anche donne bellissime covano dentro di se insicurezze. E questo è un punto fondamentale.
Ma è altrettanto importante capire che anche lei, come te, può pensare se la sua performance è buona o meno. Ebbene sì… non è un problema che riguarda solo noi uomini. E anche qui è tua responsabilità di uomo nel guidarla verso quello che ti piace e farle sapere che ti piace cosa sta facendo, in modo che lei possa lasciarsi alle spalle anche quest’altra forma di nervosismo e lasciarsi completamente andare verso orgasmi più profondi.
Kerner spiega ancora, e anche qui mi trova d’accordo come sai, che una decina di minuti o poco più fra preliminari e sesso orale non sono sufficienti perché lei ha bisogno di disconnettersi da tutte quelle che sono le problematiche della vita quotidiana per concentrarsi solo nell’immersione col partner e nel piacere.
Ancora una volta una riprova del fatto che se vuoi diventare un Dio del Sesso devi prolungare i tuoi preliminari molto più a lungo di tutti gli altri uomini.
Ora andiamo a guardare un po’ più da vicino un altro aspetto molto interessante dell’eiaculazione femminile e cioè se lo squirting esiste davvero secondo la scienza e quindi se ha davvero possibile fa squirtare una donna.
Eiaculazione femminile: è un mito o esiste?
Ora visto che già ti immagino che non puoi aspettare di leggere la parte teorica e vuoi subito la risposta alla tua domanda:
“Ma quindi esiste l’eiaculazione femminile?”
La risposta è sì: l’eiaculazione femminile esiste e tu puoi far davvero far squirtare una donna. Non è solo una leggenda metropolitana o roba da film porno (nonostante in molti di questi film usino trucchi per farti sembrare che il suo spruzzo sembri quello di un idrante).
Ma facciamo un passo indietro. Infatti alcuni di voi potrebbero non sapere cosa sia lo squirting nell’eiaculazione femminile.
Lo squirting (qui non vado troppo sul tecnico ma te lo descrivo come lo potrebbe capire un uomo) è una sorta di eiaculazione femminile a spruzzo.
Nell’amplesso femminile infatti abbiamo un vero e proprio coito femminile.
Questo nella pratica, ora vedrai che capsici bene, si traduce in una vera e propria sorta di “sborrata femminile”. Questo significa che in questo fenomeno si verifica un’eiaculazione femminile abbondante, molto di più di quanto non sei abituato nei suo orgasmi normali che si traduce in un vero e proprio “spruzzo femminile”.
Ora però, visto che ti ho svelato questo segreto e cioè che le donne possono eiaculare ti immagino con un’altra domanda. E anche stavolta non puoi attendere per la risposta. Cioè la tua domanda potrebbe essere qualcosa del tipo…
“Ma quindi mi sa che mi sono perso qualcosa… Mi stai dicendo che tutte le donne possono eiaculare?”
Su questo argomento ci sono varie “teorie” MA… quello che posso dirti per esperienza è: sì… tutte le donne eiaculano SE stimolate nella maniera corretta.
La tecnica per farlo non è la più semplice in assoluto da imparare ma quando la padroneggi perfettamente diventi in grado di stimolare questo fenomeno di “spruzzo femminile” praticamente in ogni donna.
Ora so che tu vorresti scoprire come provocare l’eiaculazione femminile immediatamente ma questa volta ti chiedo di portare un po’ di pazienza perché è importante che torniamo un attimo alla teoria.
Prima di farlo però… solo una risposta a una domanda che i più scettici potrebbero ancora avere e cioè:
“Ma se lo squirting esiste davvero perché nessuno o quasi ne parla?”
Onestamente non ti so dire se siamo una società principalmente maschilista in cui far godere una donna non abbia il giusto peso che dovrebbe avere o quale sia il problema.
Quello che però posso dirti è che la possibilità di squirtare per una donna è:
- Una realtà concreta
- E decisamente non qualcosa dell’ultima ora (come andremo a vedere fra poco se ne parla fin dall’antichità)
Pensa che in Uganda, nella società dei Botaro una donna non è considerata adulta e pronta per il matrimonio finché non è in grado di squirtare e le donne più mature insegnano alle più giovani come fare.
Mentre, in alcune isole del pacifico, non solo conoscono ampiamente questo fenomeno ma ritengono che una donna abbia goduto davvero solo dopo aver squirtato.
Ora perché nel mondo occidentale questa sia una delle tante cose considerate tabù non te lo so dire: quello che ti so dire è che quando impari come essere TU a produrre questo fenomeno:
- Stracci la concorrenza di altri uomini
- Alcune di loro ne parlano alle amiche e tu ti ritrovi richieste di amicizia su Facebook “a Gratis” da parte di donne pronte a venire nella tua camera da letto
Bene… torniamo alla scienza….
La scienza dietro al fenomeno dello “squirting”
Lo squirting è una forma di eiaculazione femminile. Questo nome deriva dalla parola “squirt” in inglese che significa appunto schizzare o spruzzare. Quindi anche se sei nuovo a questo concetto solo da qui puoi iniziare a farti un’idea ;-).
Ora però visto che tu potresti essere (in maniera lecita) come San Tommaso e quanto ho scritto sopra potrebbe ancora non averti del tutto convinto, potresti ancora avere in mente una domanda di questo tipo:
“Ma… ancora non sono convinto… lo squirting esiste davvero o è solo un’americanata fatta per vendere dei corsi agli allocchi? E come faccio a saperlo per certo?”
La risposta è che esiste davvero e che non è un’Americanata ma, senza starti a raccontare troppo la storia di Adamo ed Eva, in Cina se ne è scritto sopra fin dall’antichità e nel mondo occidentale hanno parlato di questo fenomeno Ippocrate e Aristotele. Inoltre ne puoi trovare una descrizione piuttosto rudimentale anche nel Kama Sutra.
Al di là di queste descrizioni “storiche” il primo interesse scientifico serio su questo fenomeno nasce agli inizi del 900’.
Ora te la faccio veramente breve perché questo non è un trattato sulla storia della eiaculazione vaginale femminile ma nel 1904 i primi studi iniziano a sostenere che l’eiaculazione femminile sia simile allo sperma maschile e che il suo scopo sia quello di lubrificare la vagina.
Siamo ancora lontani…
Quasi 50 anni dopo Ernest Grafenberg si oppone a questa teoria affermando che l’eiaculazione femminile non aveva a che vedere con la lubrificazione della vagina.
Grafenberg fa i suoi studi osservando delle donne masturbarsi (si lo so certi lavori sono meglio di altri :-)) e arriva alla conclusione che l’eiaculazione avviene maggiormente quando si stimolano zone erogene e si stimola quella parte della vagina che oggi è nota come punto-G.
Ora questa magari a te sembra la scoperta dell’acqua calda ma devi considerare che all’epoca una delle teorie che andava per la maggiore sosteneva che si trattasse di urina.
Nel 1982 vengono fatte delle analisi di laboratorio sull’eiaculazione femminile e queste idee, ancora molto confuse, iniziano a chiarirsi. Questo studio, poi confermato da diversi altri studi indipendenti, chiarisce una volta e per tutte che eiaculazione femminile e urina sono due cose differenti.
Quando parliamo di squirting le cose però diventano un pochino più complesse. Infatti oggi sappiamo che l’eiaculazione femminile generalmente varia da quantità di fluido emesso molto piccole (fra i 2 e i 4 millilitri) fino, come nel caso dello squirting, a una quantità compresa fra poche gocce fino ad un litro (con la quantità media che varia fra i 30 e 150 milllilitri).
Ma al tempo, come vedi, di squirting ancora non se ne sapeva nulla.
Gli studiosi iniziano a capirci qualcosa in più uno studio condotto in Francia da Samuel Samala e il suo team di ricercatori che hanno utilizzato per questo studio analisi chimiche ed immagini agli ultrasuoni.
Lo studio è stato condotto su 7 donne che avevano dichiarato di essere in grado di squirtare durante i loro rapporti sessuali e di produrre una quantità di liquido sufficiente a riempire un bicchiere d’acqua, infatti ogni volta le coperte risultavano ampiamente bagnate.
Lo studio ha confermato che durante questo fenomeno gran parte del liquido emesso fosse urina ma, un’altra parte fosse eiaculazione.
I ricercatori quindi hanno dato la loro interpretazione dicendo che lo squirting fosse un’involontaria emissione di urine da parte della donna mista a seme.
Quindi alla fine di tutta questa cronistoria lo squirting è soltanto una pisciata?
No.
Lo studio dei ricercatori francesi sembrerebbe dare a intendere che lo squirting sia, per la maggior parte composto da urina ma, che ci sia anche la presenza di secrezione della prostata femminile dovuta alla stimolazione del punto-G.
A proposito si… La prostata femminile esiste ed ha quindi una funzione molto simile a quella maschile. Per completezza devo dirti che non si chiama prostata femminile ma ghiandola di Skene e, nonostante non ci serva conoscerla a fondo per far squirtare una donna, se ti interessa ti mostro nella figura qui sotto dove si trova..
Senza entrare troppo nello specifico c’è comunque da dire che i ricercatori hanno riportato che il fenomeno dello squirting, a detta delle stesse donne prese a campione per lo studio, e quale che fosse la composizione del liquido esaminato, arricchisse e di molto la loro vita sessuale.
E da qui le due considerazioni di massima che possono interessarti maggiormente dal punto di vista pratico e cioè:
- Lo squirting esiste e non è un’americanata o l’ultima trovata
- Imparare a fare squirare la tua/le tue donne arricchisce la loro esperienza sessuale e ti differenzia da tutti gli altri uomini che incontrerà/incontreranno.
Ora però tu, a seguito di quanto riportate potresti avere una domanda lecita e cioè:
“Ma quindi alla fine di tutta questa storia mi sembra di capire che si tratti principalmente di urina? Ho capito bene?”
NO.
Nonostante alcuni dottori (il loro libro non era abbastanza aggiornato evidentemente) potrebbero dirti esattamente questo (cioè che si tratta di urina) studi recenti hanno dimostrato che:
La ghiandola di Skene produce un liquido eiaculatorio femminile che ha questa composizione:
- Acqua
- Glucosio e fruttosio (infatti chiunque lo squirting lo abbia visto nella pratica ti parla della dolcezza del liquido che viene espulso)
- Una bassa dose di urea e creatinina
- Un antigene prostatico specifico
Non contiene quindi un vero e proprio “sperma femminile” (MA questo nulla toglie al fatto che sia una delle sensazioni più intense che una donna possa provare in vita sua) e il colore di questo liquido può variare di gradazione dal trasparente fino al bianco latte.
I nuovi studi hanno posto una luce fondamentale sul fenomeno di come eiacula una donna.
Infatti fino a quando si credeva che l’eiaculato femminile fosse composto principalmente di urina… letteralmente si cercava nel posto sbagliato per stimolarlo.
Infatti si pensava che la stimolazione dell’uretra femminile fosse il segreto quando, in realtà, lo squirting proviene dalla ghiandola di Skene.
Come ti ho mostrato nella figura sopra questi due punti si trovano in posizioni diverse. Te la rimostro così ci capiamo.
Ora però… visto che mi hai seguito fin qui e vuoi sapere come farla squirtare nella pratica ti ho preparato un link qui in basso. MA, dopo averlo letto, torna subito qui perché ho alcune altre cose molto importanti da spiegarti.
Squirting: eiaculazione femminile come fare.
Per finire andiamo a vedere…
Cosa succede in lei dopo l’orgasmo
Finora abbiamo visto cosa succede “prima” e “durante” la sua eiaculazione e se hai letto l’articolo che ti ho linkato sopra dovresti essere diventato molto più esperto del 99% degli uomini sulla stimolazione femminile.
Ma cosa succede ”dopo” l’eiaculazione femminile, cioè dopo che le hai fatto avere un orgasmo.
Succede qualcosa, ancora una volta, molto interessante e che è correlata con la sua mente.
Infatti quando lei sta venendo l’ipotalamo rilascia una quantità di ossitocina maggiore del normale nel suo organismo. E visto che fin qui potrebbe essere poco chiaro andiamo a vedere ancora una volta come la scienza convalida quanto già sappiamo di dover andare a fare nella pratica.
Infatti più di una volta su questo sito ti ho spiegato che dopo che lei è venuta non è esattamente il momento di allacciarti i pantaloni, scappare in macchina e partire in quarta manco fossi un ladro. Ma se non ti avessi convinto andiamo a vedere meglio il perché.
L’ossitocina, che appunto viene rilasciata nel suo organismo durante l’orgasmo, viene anche definita l’”ormone delle coccole”. Infatti studi hanno dimostrato il legame dell’ossitocina col bisogno di stabilire un legame, affetto, e col desiderio di protezione.
Lloyd addirittura si spinge ad ipotizzare che il rilascio di ossitocina sia un modo subconscio da parte della donna di approvare il partner come potenziale papà. Questa è solo una teoria quindi, prima che davvero scappi e accendi la macchina, ma stavolta uscendo direttamente dalla finestra, non ti preoccupare.
Quello che è importante e che interessa a noi, teorie a parte, è che il rilascio di ossitocina durante l’orgasmo è una realtà di fatto e questo e il motivo per cui, se vuoi diventare un Dio a letto, anche il “post” è qualcosa che non puoi sottovalutare.
Ora, prima di andare a concludere questo articolo voglio parlarti anche di un altro fattore molto importate quindi, se sei arrivato a leggere fin qui, fai un ultimo sforzo e vai avanti :-). So che questo articolo può risultare un po’ pesante rispetto al solito ma serve a farti avere una comprensione chiara di quello che accade dietro all’eiaculazione femminile, cioè di quello che fai sotto le coperte.
Andiamo quindi a parlare di….
Eiaculazione femminile e psicologia
Perché ho lasciato questo punto per ultimo?
Semplicemente perché, a mio parere, quest’ultimo punto va a legittimare quanto ti spiego su questo sito. Se infatti prima abbiamo visto quante delle tecniche da applicare nella pratica che ti spiego su questo sito trovano riscontro in quanto abbiamo visto in precedenza, lo stesso vale per la parte psicologica.
Infatti come sai, sul sito ti faccio una testa tanta sull’importanza di usare le 7 leve emozionali per farle vedere davvero il paradiso quando fa sesso con te e…. non potrei stressare di più questo punto.
Infatti ora andiamo a vedere quanta importanza riveste la componente piscologica nel suo orgasmo e quindi quanto sia importante stimolarla correttamente anche dal punto di vista emozionale.
Infatti le ricerche di Al Cooper, i cui dati sono stati pubblicati nel 2003, mostrano che il 90% delle volte che una donna non riesce a raggiungere l’orgasmo il problema è di carattere psicologico.
Nello specifico anche le donne sono affette da “ansia da prestazione” o semplicemente si preoccupano a causa delle insicurezze riguardanti il loro aspetto fisico.
Oltre a questo il Dottor Firestone evidenzia altre paure come quella di essere giudicata per il suo corpo, percepire il sesso come qualcosa per cui sentirsi colpevoli, paura di sentirsi vulnerabile o priva di controllo ed altre.
Tutto questo ti fa capire quanto per lei la componente piscologica sia fondamentale durante il sesso.
E questo ci riporta all’importanza dell’uso delle 7 leve emozionali. Infatti quando le usi a dovere lei si sente dominata, guidata e portata ad essere totalmente immersa nel momento e questo comporta che, l’uso sapiente delle 7 leve emozionali, ti permette di zittire le sue paure che non le permettono di raggiungere l’orgasmo di solito.
Come vedi tutto quello che ti spiego in questo sito è strettamente correlato a doppio filo con tutto quello che succede nella sua testa e nel suo corpo e, con quello che impari qui, saprai come stimolare in maniera corretta entrambi.
Bene… Ora che abbiamo visto in profondità cosa c’è dietro l’eiaculazione femminile andiamo a vedere un ultima cosa che ti lascerà con un bel sorriso e cioè…
Un po’ di buone notizie riguardo l’eiaculazione femminile
Qui di seguito ti riporto quanto risulta da alcuni studi statistici condotti da Robert W. Birch ed altri riportati nell’Enciclopedia Medica Medline Plus.
Le pubblicazioni di questi studi risalgono al 2000 e 2002 ma non c’è motivo di pensare che da allora ad oggi questi dati possano essere cambiati in maniera importante.
Gli studi hanno portato alla luce che:
- Un numero che varia fra il 33 e il 50% delle donne non ha orgasmi in maniera abbastanza frequente e queste donne sono insoddisfatte della frequenza dei loro orgasmi (e di conseguenza della loro vita sessuale)
- Il 15% delle donne non ha mai sperimentato un orgasmo
- Solo il 35% delle donne avrà un orgasmo durante il sesso
Ma ancora più importante i ricercatori sottolineano che i problemi che portano a questa situazione sono ignoranza sessuale, ansia da prestazione e paura di lasciarsi andare.
Ora però tu potresti star pensando qualcosa del tipo:
“Scusa ma a me questi dati sembrano catastrofici. Davvero non capisco. Dove starebbero le belle notizie?”
Le belle notizie sono queste che ti riassumo molto semplicemente…
Là fuori c’è un vero e proprio esercito di donne insoddisfatte e per alcune di loro avere un orgasmo col proprio partner è solamente una favola alla stregua dei 7 nani o degli unicorni.
I motivi di questo stato di insoddisfazione sono, come ti ho detto più di una volta, l’ignoranza dal punto di vista sessuale dei tuoi concorrenti e la loro incapacità di portare una donna a lasciarsi andare a letto perché non sono in grado di toccare le loro corde emozionali.
Quindi cosa ti porti a casa da questo articolo?
Bhe… oltre a un po’ di nozioni un po’ noiose che probabilmente non ti serviranno mai nella vita… un po’ come quello che imparavamo o che magari stai ancora imparando a scuola… la consapevolezza che l’eiaculazione femminile non è altro che una combinazione di leve fisiologiche e psicologiche.
Cioè la consapevolezza che non è che…
Grandi amatori si nasce….
E quindi o ci sei nato e sei un cavallo da monta alla stregua di un attore da film porno, oppure sei destinato a sentirti dire da lei, per il resto della tua vita, che ha avuto una giornata pesante in ufficio col fiato del suo capo sul collo o che ha il classico mal di testa.
E magari iniziare a pensare che porti anche un po’ sfiga perché pare che tutte le donne quando ti incontrano iniziano ad avere questi problemi di incontrollabili emicranie galoppanti che, però, guarda caso… si presentano solo quando vuoi fare sesso ma, stranamente, non quando devi accompagnarle a fare shopping o all’Ikea :-).
Invece….
Grandi amatori si diventa….
Perché, come hai visto in questo articolo dietro a tutto quello che ti spiego c’è un fondamento scientifico.
Se vuoi un metodo completo che ti guidi passo passo nel far squirtare una donna ti consiglio di dare un’occhiata a questo.
Come sempre…
Falla bagnare prima in testa e poi nel corpo.
Giò