Clitoride Eccitato: 6 Cose che Devi Sapere sul Tuo Clitoride
Oggi parliamo di clitoride eccitato e di tutto quello che ti occorre sapere per comprendere meglio questo argomento.
Infatti noi donne siamo ben consapevoli che il nostro clitoride è il centro nevralgico del nostro piacere ma qui ci tenevo a darti alcune informazioni che, se ti sfuggono, potrebbero cambiare per sempre la tua esperienza sessuale.
Infatti tutto quello di cui parliamo oggi può aiutarti a conoscere meglio te stessa (anche se tu già pensi di conoscerti) ed essere di grande aiuto anche per il tuo lui per eccitarti meglio.
6 cose che devi sapere sul tuo clitoride e su come rendere il tuo clitoride eccitato
I primi 5 punti che andiamo a toccare sono esclusivamente pratici.
Il sesto punto invece sarà di tipo più medico e riguarda il fatto che alcune donne hanno un clitoride sempre eccitato.
Si lo so magari ora tu sei li che pensi…
“Fortunate loro”
Così come la strega cattiva invidiava Biancaneve per la sua bellezza e gioventù..
Ma in questo caso le cose non stanno esattamente così ed in fondo a questo articolo vedremo esattamente il perché…
La stimolazione del clitoride è in genere il modo principale per noi donne di raggiungere l’orgasmo
Il clitoride è come il pene maschile e quindi il vero e proprio centro nevralgico del nostro piacere e il nostro ponte per raggiungere l’orgasmo, orgasmo clitorideo in questo caso.
Infatti l’81% delle donne dichiarano di raggiungere l’orgasmo più facilmente tramite stimolazione del clitoride anziché tramite rapporto penetrativo.
(A questo proposito ho scritto un articolo fra parentesi. Se tu pensi di essere clitoridea e ti interessa approfondire lo trovi qui)
Infatti alle donne si coniglia la masturbazione del clitoride quando sono sole e di farsi stimolare il clitoride e leccare il clitoride dal proprio partner prima della penetrazione.
Questo avrà il duplice e gradito effetto di rendere la penetrazione più piacevole e di aumentare le nostre possibilità di raggiungere l’orgasmo.
Fra l’altro se tu vuoi dare i “compiti a casa” al tuo lui Giò ha scritto un articolo molto completo sul come stimolare il clitoride. Lo trovi qui.
Un uomo deve sapere come eccitare una ragazza!
Altrimenti cosa ce ne facciamo?;)
Quindi fagli leggere l’articolo che ti ho consigliato e tutti gli articoli che Giò mette gratuitamente a disposizione sul sito…
Le donne hanno “erezioni”
Il clitoride ha tessuto erettile, così come il pene e per questo motivo si parla di clitoride eretto.
Quando sei eccitata infatti il clitoride si gonfia e cresce visibilmente in dimensioni.
Quanto il clitoride si gonfi quando sei eccitata varia da donna a donna ma la costante sta nel fatto che il sangue che affluisce nel clitoride e il rigonfiarsi di quest’ultimo lo rendono più esposto insieme alle terminazioni nervose.
E questo processo rende il glande sensibile in misura maggiore.
Impara a conoscere meglio il tuo clitoride guardandone la dimensione prima, durante e dopo la fase di eccitazione.
Se tu impari a rilassarti completamente durante il sesso fra l’altro un maggior flusso di sangue può raggiungere la tua area genitale e questo comporta sensazioni più piacevoli, erezioni più grandi ed orgasmi più forti.
Il clitoride è la parte più sensibile del nostro apparato genitale
La parte esterna del nostro clitoride, proprio come un pene maschile ha l’asta (shaft in figura) e la testa (glans in figura).
Il tuo lui può stimolare l’asta del clitoride come fase di warm up prima di passare alla stimolazione del glande.
Nell’articolo sul come stimolare il clitoride che ti ho linkato poco fa fra l’altro Giò regala un Report Gratuito dove, fra le altre cose, spiega anche ai maschietti come fare questa operazione. Se ancora non gli hai fatto leggere l’articolo lo trovi qui.
Il clitoride ha fra le 6000 e le 8000 terminazioni nervose quindi lui deve sapere come stimolarti.
A proposito, sono sicura che tu sai come toccarti ma, se vuoi approfondire, ho scritto un articolo apposta sull’argomento. Lo trovi qui
Proprio a causa di questa grande sensibilità tu potresti avere bisogno di un attimo di pausa dopo l’orgasmo al clitoride perché la zona diventa troppo sensibile. Non si tratta di vero e proprio dolore al clitoride ma potresti avere comunque bisogno di una breve pausa.
Chi ha detto però che dobbiamo smettere di divertirci nel frattempo?;)
Lui può passare alle tue labbra.
Il clitoride non è solo quello che si vede dall’esterno
Abbiamo visto come l’asta sia estremamente importante per il tuo piacere.
Fai partire il tuo lui leccando le tue labbra in modo da far attivare questa zona e poi fagli scaricare il Report Gratuito che trova in questo articolo per la fase di warm up che abbiamo visto poco fa.
Il tuo clitoride “si spaventa” se non lo usi…
Se non usi il tuo clitoride potresti sperimentare atrofia del clitoride.
Si tratta di una condizione medica dove il clitoride si ritira all’interno del corpo o viene completamente coperto dal cappuccio.
Il clitoride, così come ogni tessuto nel corpo umano, ha bisogno di flusso di sangue per rimanere in salute.
Quindi, sia che tu abbia o meno un compagno, la masturbazione è una pratica sana. Se tu vuoi sapere come fare clicca qui.
Purtroppo però la società non ci da questo messaggio come puoi vedere in questo articolo che Giò ha scritto e che trovi qui.
Anzi… a dirla tutta spesso il messaggio è che dovremmo sentirci quasi come delle poco di buono se ci masturbiamo prendendoci cura del nostro corpo…
Infine passiamo al sesto punto. Come ti avevo preannunciato qui andiamo un po’ più sul medico…
Clitoride sempre eccitato? Attenta a cosa desideri
Da quanto hai letto finora potresti pensare che un clitoride gonfio e che sia sempre così potrebbe essere una benedizione dal cielo.
Le cose non stanno sempre così.
Infatti un clitoride sempre eccitato può essere motivo di grandi problemi per una donna.
Un clitoride sempre eccitato prende il nome in medicina di Disturbo da Eccitazione Sessuale Persistente (PSAD), una patologia in cui si hanno tutte le caratteristiche dell’eccitazione sessuale anche quando non si in presenza di desiderio o eccitazione mentale e in cui la fase fisiologica di risoluzione che segue l’orgasmo è pressoché scomparsa.
Tutto questo come puoi immaginare comporta notevole disagio e frustrazione visto che l’eccitazione non va ad esaurirsi completamente nemmeno dopo ripetuti orgasmi.
Purtroppo non è ancora chiara la causa di questo problema.
La prima descrizione scientifica ufficiale di questo specifico disturbo dell’eccitazione è relativamente recente, essendo del 2002.
Facendo alcune ricerche ho visto che in Italia se ne occupa la dott.ssa Alessandra Graziottin.
La dottoressa ne parla qui e qui e se tu sei affetta da questo problema e non sai a chi rivolgerti magari la puoi contattare attraverso il suo sito professionale qui.
Bene… per oggi e tutto 🙂
A presto,
Venere